«Le lampadine a incandescenza hanno dato luce al XX° secolo, quelle LED illumineranno il XXI°». Con questa breve frase il premio Nobel per la fisica 2014 è stato assegnato a tre scienziati giapponesi (Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura) per le ricerche sui diodi semiconduttori, impiegati per i LED a luce blu che hanno permesso la creazione della nuova generazione di lampadine LED a basso consumo. Da trent’anni gli scienziati lavoravano sui diodi a luce rossa e verde ma senza quelli a luce blu non si sarebbe potuto creare le lampadine a luce bianca; Asaki, Amano e Nakamura hanno individuato e separato la componente blu dai semiconduttori e lanciato una trasformazione fondamentale nella tecnologia dell’illuminazione, traguardo che ha permesso loro di vincere il Nobel per la fisica 2014. A livello pratico, nella vita di tutti i giorni, quale miglioria portano le lampadine LED di nuova generazione? Il basso consumo di corrente, la lunga durata, l’elevato comfort e il semplice riciclaggio giustificano il prezzo di acquisto leggermente superiore dei LED. Rispetto a una lampadina a incandescenza da 60 watt, per una durata di funzionamento di 1.000 ore, con un LED è possibile risparmiare CHF 10.- all’anno in costi di elettricità. Considerando una durata di funzionamento media di 3 ore al giorno, il LED dura più di 20 anni. Nello stesso periodo di tempo la lampadina a incandescenza deve essere sostituita 20 volte. Con un prezzo dell’elettricità di CHF 0.20/kWh è così possibile risparmiare fino a CHF 200.- in costi di materiale ed elettricità.